foto di Alfiero Brisotto da Flickr

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Descrizione

Ordine: Anguilliformi

Famiglia: Conidi

Il grongo è un pesce serpentiforme, dal corpo totalmente privo di squame, anzi coperto da una specie di muco, ed è dotato di alcuni pori sul capo che gli permettono grandi capacità sensoriali. La testa è davvero grande e la bocca è molto ampia e dotata di una serie di denti affilati e taglienti, che aumentano col passare del tempo e con l’avanzare dell’età. Sul dorso, la colorazione può essere a seconda del fondale, grigio scura, nera o rossastra scura, mentre il ventre è bianco sporco. Nella media i pesci pescati si aggirano sul chilo e sono lunghi intorno al mezzo metro, ma il grongo arriva anche a raggiungere i 2 metri e mezzo con un peso che come limite – record ha toccato i 65/70 kg !

Cosa Mangia

Il grongo è un pesce carnivoro, un predatore iperattivo e voracissimo, nella fase di caccia si avventa senza troppi problemi su tutto ciò che può sembrargli commestibile. Lo si trova esclusivamente sul fondale, ma ad ogni profondità, comprese le zone costiere, i porti e le spiagge; di giorno vive fra massi e anfratti nei quali si rifugia sfruttando la sinuosità del suo corpo; al tramonto abbandona il rifugio ed esce per cacciare.

Pesca al Grongo

La pesca al grongo, vista la notevole voracità del pesce, può considerarsi praticabile tutto l’anno, ma il periodo sicuramente migliore è l’inverno, quando il pesce è molto più attivo che in estate e si possono sfruttare le prolungate ore di buio. Il grongo va insidiato sul fondo in prossimità delle rocce; le circostanze migliori sono le giornate invernali in cui il mare è mosso e le ore migliori sono quelle fra il tramonto e la mezzanotte. Questo pesce lo si può pescare a surf casting utilizzando canne potenti in grado di reggere il moto ondoso, usando piombi sui 100 grammi. Particolare attenzione all’amo, che deve essere molto grande, anche dell’ 1/0, e deve essere in grado di reggere nel lancio l’esca, che deve essere rigorosamente una sarda od un’alice intera, senza testa. L’innesco è molto importante, il pesce esca va innescato eliminando la testa, poi va rivoltato con la pelle all’interno e la carne all’esterno, (e nel far questo ci aiutiamo con il filo elastico, fondamentale); l’amo va fatto scorrere nell’innesco e la punta va all’infuori sul fondo dell’esca. Il grongo, se in zona, non avrà rimorsi nell’attaccare un boccone così succulento…

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Dove Pescare il Grongo in Abruzzo

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