Cefalo (Mugil cephalus): Descrizione, Habitat e Tecniche di Pesca

Descrizione

Il cefalo (Mugil cephalus) è un pesce caratterizzato da un corpo affusolato e quasi cilindrico, con due pinne dorsali, di cui una spinosa. La sua testa è schiacciata, con una bocca stretta che si apre in orizzontale. Le scaglie sono grandi, rigide e di colore argentato, facilmente staccabili al tatto. Questo pesce può raggiungere una lunghezza di 40-50 cm e pesare fino a 5 kg.

Dove Vive

Il cefalo è un pesce molto adattabile, noto per essere un frequentatore onnipresente delle banchine portuali, dove vive in prossimità delle scogliere e delle coste. Predilige acque salmastre, ma risale anche i corsi d’acqua dolce per vivere per lunghi periodi, soprattutto durante i primi anni di vita.

Cosa Mangia

Il cefalo è un onnivoro, che si nutre principalmente di detriti vegetali e piccoli invertebrati. Utilizza la sua bocca stretta per raschiare il fondale e le rocce coperte di alghe, alla ricerca di cibo. Il suo cibo preferito include vermi, alghe e piccoli organismi presenti sul fondale.

Riproduzione

Il cefalo raggiunge la maturità sessuale quando arriva a una lunghezza di circa 20 cm. La riproduzione avviene in mare, dove le femmine depongono le uova in superficie. Le larve appena nate si avvicinano progressivamente alle coste e, una volta raggiunto lo stadio di avannotti, risalgono i corsi d’acqua interni.

Pesca al Cefalo

La pesca del cefalo è particolarmente popolare nei porti e nelle scogliere. La tecnica più comune è quella con il galleggiante, posizionando l’esca un po’ sopra il fondale. Le esche più utilizzate includono bigattini, pane e pastelle.

  • Pastura: La pastura è fondamentale per attirare i cefali. Si consiglia l’uso di sfarinati dal forte odore di pesce o formaggio, che sono molto efficaci per richiamare grandi banchi di cefali vicino alla zona di pesca.
  • Tecniche di pesca: La pesca del cefalo richiede una certa delicatezza, poiché il pesce ha una bocca molto stretta e fragile. Non è consigliato ferrare subito dopo l’abboccata. Alcuni pescatori utilizzano la tecnica dell’ancoretta, che prevede l’uso di un amo triplo per ferrarlo nel ventre quando il galleggiante segnala una mangiata.

Il cefalo è un pesce molto adattabile e presente in una vasta gamma di ambienti, dalle acque costiere a quelle interne. La pesca del cefalo offre una sfida interessante, poiché richiede pazienza e attenzione, ma può essere molto gratificante grazie alla presenza di branchi numerosi e alla possibilità di catturare esemplari di taglia rilevante.