Scardola: Descrizione, Habitat e Tecniche di Pesca

Descrizione

La scardola (Scardinius erythrophthalmus), conosciuta anche come ròdeo in alcune regioni, è un pesce d’acqua dolce appartenente alla famiglia dei ciprinidi. Si distingue per il suo corpo ovale e compresso lateralmente, con squame di medie dimensioni e una colorazione argentea sui fianchi. Il dorso è di colore verdastro o grigio-olivastro, mentre le pinne pettorali, ventrali e anali hanno una caratteristica tonalità rossastra, che la rende facilmente riconoscibile.

La scardola può raggiungere una lunghezza massima di 35-40 cm e un peso di circa 1 kg, anche se la maggior parte degli esemplari ha una lunghezza media di 20-30 cm. È un pesce pacifico, che si sposta spesso in grandi banchi e si adatta facilmente a diversi habitat d’acqua dolce.

Habitat

La scardola è molto diffusa in Europa e si trova principalmente in laghi, stagni, fiumi lenti e canali artificiali:

  • Acque calme e ben ossigenate: Predilige ambienti con acque tranquille e ricche di vegetazione, come laghi poco profondi o fiumi a corso lento.
  • Fondali fangosi e sabbiosi: Ama frequentare i fondali ricchi di vegetazione, dove trova riparo e abbondanza di cibo.

La scardola è una specie molto resistente e tollera condizioni ambientali difficili, come acque con bassa ossigenazione o moderate quantità di inquinamento. È attiva soprattutto durante il giorno e tende a spostarsi in gruppo alla ricerca di cibo.

Alimentazione

La scardola è un pesce onnivoro, che si nutre principalmente di:

  • Piante acquatiche: Le alghe e altre piante acquatiche costituiscono una parte importante della sua dieta, soprattutto nelle acque più calde.
  • Insetti e larve: Si nutre di insetti e larve che trova tra la vegetazione sommersa e sul fondale.
  • Plankton e detriti organici: Soprattutto nelle fasi giovanili, la scardola si nutre di plankton e detriti che si trovano sospesi nell’acqua.

La scardola si alimenta soprattutto nelle ore diurne, spostandosi tra la vegetazione e i fondali bassi alla ricerca di cibo.

Riproduzione

La scardola raggiunge la maturità sessuale intorno ai 2-3 anni. Il periodo riproduttivo va dalla primavera all’estate, quando le temperature dell’acqua si riscaldano fino a raggiungere i 15-20°C.

Durante la riproduzione, le femmine depongono le uova su substrati ricchi di vegetazione, come alghe o canneti, in acque poco profonde. Le uova si schiudono in 5-10 giorni, e le giovani scardole rimangono nelle acque basse fino a raggiungere una dimensione sufficiente per spostarsi verso acque più profonde.

Tecniche di Pesca alla Scardola

La pesca alla scardola è molto popolare tra i pescatori dilettanti e sportivi, grazie alla sua abbondanza e facilità di cattura. Le tecniche più utilizzate sono:

  • Pesca a galleggiante: È una delle tecniche più efficaci per pescare la scardola. Si utilizza un galleggiante leggero con esche naturali come vermi o pane. La scardola si nutre spesso vicino alla superficie o appena sopra il fondale.
  • Pesca a fondo: In laghi e stagni, è possibile pescare la scardola anche a fondo, soprattutto nei mesi più caldi, quando si sposta verso le zone più profonde alla ricerca di cibo. Si utilizzano esche come bigattini, pane o pastura.
  • Pesca all’inglese: Ideale per pescare in acque calme e a lunghe distanze, questa tecnica consente di pescare in profondità con un galleggiante leggero e preciso.

Esche più Efficaci

Le esche naturali sono le più efficaci per la pesca alla scardola, tra cui:

  • Vermi e bigattini: Sono ottimi per attrarre la scardola, soprattutto nelle acque più calme.
  • Pane: Il pane è un’esca economica e molto utilizzata nella pesca alla scardola, soprattutto per la pesca a galleggiante.
  • Pastura: La pastura può essere utilizzata per attirare grandi banchi di scardole nella zona di pesca, aumentando le possibilità di cattura.

Attrezzatura Consigliata

La pesca alla scardola non richiede attrezzature sofisticate, ma piuttosto leggere e sensibili:

  • Canna leggera: Una canna da 3-4 metri con un’azione leggera è ideale per gestire le abboccate rapide della scardola.
  • Mulinello leggero: Un mulinello di piccole dimensioni, con filo di 0,12-0,16 mm, è sufficiente per catturare scardole di medie dimensioni.

È importante avere un’attrezzatura sensibile per percepire le abboccate, poiché la scardola può essere piuttosto cauta nel mordere l’esca.

Periodo Ideale

Il miglior periodo per pescare la scardola è durante la primavera e l’estate, quando il pesce è più attivo e si sposta verso le acque più calde e poco profonde per alimentarsi e riprodursi. Anche nei mesi autunnali è possibile pescare la scardola, soprattutto nelle ore centrali della giornata.

Le ore migliori per pescare la scardola sono al mattino presto e nel tardo pomeriggio, quando il pesce si avvicina alle sponde per nutrirsi.

La pesca alla scardola è un’attività semplice e accessibile, adatta a tutti i pescatori, dai principianti agli esperti. Grazie alla sua abbondanza nelle acque dolci europee e alla sua facilità di cattura, la scardola rappresenta una preda ideale per chi cerca una giornata di pesca rilassante in laghi, stagni o fiumi a corso lento.