Pigo: Descrizione, Habitat e Tecniche di Pesca

Descrizione

Il pigo (Rutilus pigus), noto anche come pigo maggiore, è un pesce d’acqua dolce appartenente alla famiglia dei ciprinidi, diffuso principalmente nel nord Italia e nell’Europa centrale. Questo pesce ha una corporatura affusolata e leggermente compressa lateralmente, con squame argentate di dimensioni medie. Il dorso ha una colorazione blu-grigia o verdastra, mentre i fianchi sono argentati e il ventre è bianco. Le pinne pettorali, ventrali e anali presentano sfumature rossastre.

Il pigo è di taglia media: può raggiungere una lunghezza di 30-40 cm, con un peso che varia tra 500 grammi e 1,5 kg, sebbene esemplari più grandi siano rari.

Habitat

Il pigo è una specie endemica di alcuni bacini lacustri e fluviali dell’Europa. In Italia, si trova principalmente nei laghi del nord, come il Lago Maggiore, il Lago di Como e il Lago di Garda, nonché in fiumi con acque limpide e correnti moderate.

  • Laghetti alpini e prealpini: Il pigo è particolarmente legato alle acque dei laghi subalpini, dove trova il suo habitat ideale nelle zone profonde e ben ossigenate.
  • Fiumi a lento corso: Oltre ai laghi, il pigo si trova anche in fiumi con acque limpide e correnti moderate.

Ama i fondali sabbiosi e ghiaiosi e tende a vivere in branchi, spostandosi lungo i fondali alla ricerca di cibo.

Alimentazione

Il pigo è un pesce onnivoro, con una dieta che varia a seconda della disponibilità di cibo nell’ambiente:

  • Alghe e piante acquatiche: Una parte consistente della sua dieta è costituita da piante acquatiche e alghe, che trova sui fondali dei laghi e fiumi.
  • Insetti e larve: Si nutre anche di piccoli invertebrati, come insetti e larve di mosche, che trova sui fondali o tra la vegetazione.
  • Molluschi e crostacei: Occasionalmente, può cibarsi di piccoli molluschi e crostacei.

Il pigo si nutre attivamente sia durante il giorno che nelle ore serali, soprattutto nelle aree più profonde dei laghi.

Riproduzione

Il pigo raggiunge la maturità sessuale intorno ai 3-4 anni. Il periodo di riproduzione avviene tra aprile e giugno, quando le temperature dell’acqua aumentano. La riproduzione si verifica in acque basse, dove le femmine depongono le uova su fondali ghiaiosi o sabbiosi.

Le uova vengono fecondate esternamente dai maschi e si schiudono dopo circa 7-10 giorni. I giovani pigo rimangono nelle acque più basse fino a quando non raggiungono dimensioni sufficienti per spostarsi verso acque più profonde.

Tecniche di Pesca al Pigo

La pesca al pigo non è molto comune rispetto ad altre specie, ma è una pratica interessante per chi ama pescare nelle acque del nord Italia. Le tecniche più utilizzate sono:

  • Pesca a fondo: La tecnica più efficace per pescare il pigo è la pesca a fondo. Si utilizzano esche naturali come mais, vermi o larve di insetti, posizionando l’esca vicino al fondale, dove il pigo si nutre.
  • Pesca a galleggiante: È possibile pescare il pigo anche con il galleggiante, soprattutto nelle acque più calme dei laghi. Utilizzando esche leggere come il pane o la pastura, si può attrarre il pesce in superficie o appena sopra il fondale.
  • Pesca all’inglese: In laghi profondi o fiumi con corrente moderata, si può utilizzare una tecnica di pesca all’inglese, che permette di raggiungere maggiori distanze e pescare nelle zone più profonde.

Esche più Efficaci

Le esche più efficaci per la pesca del pigo includono:

  • Mais: È una delle esche più utilizzate per la pesca del pigo, soprattutto nelle acque calme.
  • Vermi: I lombrichi sono molto efficaci per attirare i pigo, soprattutto sui fondali sabbiosi o ghiaiosi.
  • Pane e bigattini: Queste esche leggere sono ottime per la pesca a galleggiante o a fondo.

La pasturazione può essere molto utile per attrarre banchi di pigo verso la zona di pesca, aumentando le possibilità di cattura.

Attrezzatura Consigliata

La pesca al pigo non richiede attrezzature particolarmente pesanti, ma piuttosto leggere e sensibili:

  • Canna leggera: Una canna di 3-4 metri con un’azione leggera o media è ideale per gestire le abboccate rapide del pigo.
  • Mulinello leggero: Un mulinello con una buona frizione e un filo sottile da 0,12-0,16 mm è sufficiente per catturare esemplari di medie dimensioni.

L’attrezzatura deve essere sensibile e in grado di percepire le abboccate delicate di questo pesce.

Periodo Ideale

Il miglior periodo per pescare il pigo va dalla primavera all’inizio dell’autunno, quando il pesce è più attivo e si nutre nelle acque meno profonde. Tuttavia, durante i mesi estivi, il pigo si sposta spesso verso le acque più fresche e profonde dei laghi, rendendo la pesca più impegnativa.

Le ore migliori per pescare il pigo sono all’alba e al tramonto, quando il pesce si avvicina alle zone costiere per nutrirsi.

Conclusione

La pesca al pigo è un’attività interessante e accessibile per i pescatori che frequentano i laghi e i fiumi del nord Italia. Con le giuste tecniche e attrezzature, ogni pescatore può godersi una giornata di pesca rilassante, attirando uno dei pesci più caratteristici delle acque italiane.

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